Ormeggi Lacco Ameno: le mani della Luise & Sons sul porto ? Stampa
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LaccoNews - Trasporti
Scritto da Ida Trofa   
Mercoledì 22 Aprile 2009 16:07

Ormeggi Lacco Ameno: le mani della Luise & Sons sul porto ?

A giorni l’affidamento dei quasi 16mila mq dello spazio terra mare a ovest de Fungo
A denunciarlo un articolato esposto presentato alla procura e alla prefettura di Napoli.
Yachting.It promette battaglia dovrà lavorare e montare da contratto sino al 21 giugno e potrà sfruttare quale depositario il marchio HQ. Il 28 aprile sarà espletata la gara. Al vincitore la gestione con Marina di Pithecusa delle banchine dietro pagamento di 110 mila € per il primo anno esclusa acqua e luce, ma senza dare percentuali sugli incassi.

“Alto biondo occhi azzurri preferibilmente di razza ariana”, sembra essere questa la sintesi metaforica del bando per l’aggiudicazione del servizio di diporto Nautico a Lacco Ameno che nello scritto e tra le righe sembra già contenere le generalità del vincitore, L&S, dopo che per sopraggiunta lite, per mancato versamento di somme dovute, con il comune il vecchio socio ,Yachting.It & C.di Luca Savino, è stato estromesso, definitivamente, dal suo progetto della Heaven’s Quai. Questo nelle convinzioni dell’Ente proponente per dar spazio a maggiore professionalità, competenze, esperienze, conti in banca. Evidente le analogie con quanto accadde nel 2006 nella vicina Casamicciola. Il tutto calcolato su scala provinciale, nel breve, e regionale nell’immediato futuro. Ah, potere delle urne! Troppo spesso la storia ci ha insegnato, che dietro la mendace illusione della trasparenza fatta standard di qualità ed elezione del servizio si cela l’inganno e l’artata costruzione di corsie preferenziali. Savino già diffida all’uso del marchio HQ di cui e depositario e nonostante le ingiunzioni di pagamento intima il montaggio delle banchine d il suo sfruttamento sino al 21 giugno come da contratto. Va sicuramente ricordato oltre i timori e le denunce che vi è sempre l’eccezione che conferma la regola. Entriamo così nel merito della proposta, il Comune di Lacco Ameno con avviso a firma del Dottor Oscar Rumolo, bandisce l’affidamento dei servizi nautica da diporto, inerenti il servizio di ormeggio, accoglienza ed assistenza a pagamento di unità di navigazione nell’approdo dei megayacht, realizzato presso la scogliera a ponente del pontile zona “Fungo”. Il bando affisso all’albo venerdì Santo Scadrà il 27 aprile prossimo ed il 28 mattina ci sarà l’espletamento della selezione innanzi una commissione non meglio specificata.
IL BANDO
Il corrispettivo dovuto dall'aggiudicatario al Comune di Lacco Ameno è fissato per il primo anno
in un canone di Euro 110.000,00 e, dal secondo anno in poi e per l’intera
durata del rapporto, in un canone annuo di Euro 125.000,00, oltre il rimborso delle spese per consumi idrici ed elettrici. Durata dell’affidamento, anni cinque.
A garanzia della corretta partecipazione del concorrente alla procedura, ciascun concorrente deve versare, a pena di un deposito cauzionale di €
15.000,00. Si aggiudicherà la gara se e nel caso ci sarà più di un concorrente chi avrà Comprovata e poliennale esperienza nel settore della portualità e della nautica da diporto, con particolare riguardo alla gestione di porti ed approdi turistici ed alla fornitura alle imbarcazioni da diporto preferibilmente di grandi dimensioni, di servizi tecnici e turistici ed altri beni. L'inserimento del partecipante in reti, gruppi aziendali e/o circuiti nazionali ed internazionali, ed il possesso, da parte dello stesso, di altri requisiti suscettibili di promuovere il territorio ischitano e di Lacco Ameno in particolare, costituiscono elementi di particolare rilevanza nella positiva valutazione delle domande di partecipazione al bando. Dovrà esserci anche comprovata solidità economica e cospicui volumi di fatturato realizzati nelle attività.
Assenza di controversie con il Comune di Lacco Ameno o con società partecipate dell'Ente Comunale. Fidejussione bancaria od assicurativa a beneficio del Comune di Lacco Ameno delvalore corrispondente a tre annualità del canone previsto per l'affidamento in gestione e
per la durata di mesi trentasei decorrenti dalla data dell'aggiudicazione anche nel caso di ATI.
DUBBI
Dunque per uno stesso servizio si pagherà di meno, questione di crisi  sottolineo De Siano nel corso del consiglio comunale. Peccato però che il Turismo di Lusso ed i suoi beni non conoscono crisi!
Dubbi sulla necessità di questa operazione, sulla procedura seguita e sul socio, che in base ai requisiti richiesti , sembra essere stato già identificato, la Luise and Sons di Napoli già vincitrice di analogo servizio sui bando Europeo a Casamicciola Terme. A svelare l’indicatore dell’aggiudicatario un esposto autografo alla procura della repubblica e alla prefettura di Napoli.
Più indicatori e dichiarazioni del vicesindaco De Siano nel corso del consiglio comunale relativo alla questione ci hanno fatto capire che Marina di Pithecusa srl e Yachting.It, che gestisce con la professionalità e l’impegno dei suoi dirigenti e dei suoi addetti, funzionava benissimo e produceva utili cospicui nell’interesse del Paese e soprattutto con percentuali in costante crescita di cui il comune oltre a 125 mila € fissi percepiva il 53% del fatturato. Ora non ci sarà più questo 53% in n settore in costante crescita che può certo fruttare di più. Fidando di queste indicazioni perché cercare nuovi connubi?  Perché ricercare un socio privato nuovo a cui conferire nella sostanza l’intero patrimonio portuale dietro il pagamento di una cifra a fronte irrisoria, 110.000€ per il primo anno e poi 125,000€? Perché darlo a meno di quanto avveniva prima? Perché regalare gli utili del Porto Turistico di Lacco?  Perché farlo in favore di un socio privato che potrebbe farà in cambio solo degli agi di agenzia? Infatti, quel che ci si aspetta da questo socio privato, è il classico lavoro di una agenzia che gestisce la nautica da diporto e sistema nei porti i panfili importanti, cosa che a Casamicciola e Lacco Ameno è già avvenuto ed avviene con la collaborazione della stessa Luise&Sons di Napoli chiamata in causa negli esposti alla procura. Il porto turistico di Lacco ha prodotto milioni di euro oltre alle percentuali garantite sui maggiori guadagno dalla Yachting.It, ed altrettanti ne produrrà. Perché ora rinunciare alle percentuali in un settore di Lusso che non conosce crisi. Soprattutto perché farlo per un lavoro che la struttura locale, senza bisogno di scienziati forestieri, ha saputo fare egregiamente, insieme a tutti quelli, fornitori, artigiani, tassisti ecc. che hanno collaborato per l’assistenza ai passeggeri ed agli equipaggi delle navi da diporto? Con il rischio, tra cinque anni, che la Società del Comune perda il ruolo di maggioranza. Basterà un aumento di capitale? L’operazione taglia fuori tutti gli imprenditori del posto e dell’isola, trasferendo tutte le attività collaterali della gestione del porto turistico ad un soggetto terzo che, come si legge nell’oggetto sociale della costituenda società dovrà gestire il porto, gli approdi turistici e i relativi impianti dietro l’erogazione alla clientela di servizi di ormeggio ed assistenza tecnica, cantieristica, crocieristica, turistica, logistica e di trasporto, nonché con la fornitura di beni, ricambi e materiali di consumo, compresi i generi alimentari, con buona pace dei commercianti, degli artigiani locali.
Siano in presenza di una riedizione riveduta e corretta della Genesis al comune di Ischia. Invece di comprare i programmi di gestione, si sono voluti associare con la Maggioli che ci porta a casa gli utili di gestione ed anche i soldi dei programmi.
Brutte successive sorprese che, dai trascorsi del socio in pectore, non sono da escludere. A Capri, per liberarsene, hanno impiegato venti anni! Basta un atto non del tutto chiaro e preciso e le antiche storie di rimaterializzeranno. Speriamo non si voglia ripetere la nefanda esperienza del Cisi. Il comune approva una società che crea altre società, aumentando i costi a dismisura. L’esperienza isolana di questo sistema, è terribile, avendo assistito alla distruzione di due società che erano sane á ed oggi sono alla bancarotta. Se l’obiettivo, positivo, è quello illustrato dal vicesindaco, non c’è bisogno di costituire una nuova società dai confini equivoci, basta ed anche un profano lo capisce, una associazione in partecipazione (joint venture), senza creare nuove spese inutili e rischi per la comunità.