Juventus, Buffon non cambia idea: ''Sfogo Madrid? Ridirei tutto'' Stampa
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ItaliaNews - Sport
Scritto da Online Information   
Domenica 15 Aprile 2018 09:01

Juventus, Buffon non cambia idea: ''Sfogo Madrid? Ridirei tutto''

ROMA - "Io non devo rimediare perché sono un essere umano che mette passione, sentimenti, arrabbiature. Trovo modi di parlare, giusti o sbagliati che siano, alcune volte eccessivi, ma sono questo, sono Gigi Buffon". Intervistato dalle 'Iene' il portiere della Juve cerca di spiegare il perché delle sue parole nel dopo gara della sfida di Champions con il Real Madrid, decisa da un rigore assegnato agli spagnoli nei secondi finali del recupero, decisione che ha scatenato le proteste dei giocatori bianconeri e l'espulsione del numero uno. "L'altra sera era finita la partita da un'ora e mezza - dice Buffon -, di conseguenza quello che uno esterna sono sentimenti, pensieri forti per certi aspetti ineducati, ma sono i sentimenti di un uomo che non si trincera dietro a un velo di ipocrisia e butta fuori quello che le viscere gli dicono e punto, chiuso". Secondo Buffon, "non puoi chiedere a uno che vive lo sport con una pienezza come lo vivo io di accettare, essere equilibrato, perché alla fine, seppur esternando in maniera eccessiva determinati pensieri, questi erano pensieri che avevano una logica, che ridirei, magari con un altro tipo di linguaggio, più civile diciamo. Però rimane che il contenuto di ciò che ho detto lo riconfermo in pieno".
Della serata di Madrid è rimasta l'amarezza. "Potevamo scrivere una pagina di calcio memorabile per la Juve, per l'Italia - sottolinea Buffon -: la nostra vittoria si sarebbe abbinata a quella della Roma, sarebbe stato qualcosa di incredibile, di pazzesco. Prima di essere juventino io sono italiano, e avevo veramente a cuore il movimento italiano. Vedere la Roma che aveva fatto un'impresa pazzesca, ho seguito la gara con un trasporto incredibile, vedere la Juve che va a Madrid e recupera tre gol di scarto è, lasciatevelo dire da uno che pensa un pochino di averle viste, di essermi emozionato nella vita: è un qualcosa di impareggiabile, di pazzesco".
"Ne ho perse anche di più importanti però questa - aggiunge -, per come era nata e per come si stava evolvendo, era la partita più bella e più emozionante che avessi vissuto con la Juventus. Datemi almeno la legittimità di difendere in quel modo esasperato e passionale i miei compagni, e quei cinquemila venuti a sostenerci. Io devo difendere i miei compagni e loro, anche in modo scomposto, perché me lo sento. Era dovuto, a costo di macchiare la mia immagine", ha concluso.