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IschiaNews - Intrattenimento
Scritto da Tina Taliercio   
Domenica 05 Novembre 2006 12:43

Ischia: Rassegna Stampa: “Napoli nel mondo”

In Europa e negli USA: ecco le notizie che arrivano da e sul nostro capoluogo di regione
A ben guardare, anche fatti apparentemente causati da fattori non prevedibili hanno invece una loro ciclicità. A circa un anno e mezzo dall’ultimo periodo nero di Napoli, con gli omicidi a Scampia, torna la stessa drammatica sequenza di crimini in altre zone della città e, puntualmente, riprende il gioco delle parti dei vari rappresentanti delle istituzioni, che si dichiarano “costernati, amareggiati, preoccupati” e che vengono a fare la visita di cortesia ai loro omologhi comunali, provinciali e regionali. Puntuale risorge la proposta di inviare l’esercito a Napoli (presunta panacea di tutti i mali), proposta tenuta sempre pronta nel cassetto, come quando il giovedì ci si chiede cosa cucinare e, in un grande sforzo creativo, ci si risponde: “Gnocchi”.

Quasi immediatamente ogni leader o portavoce di partito, di maggioranza o all’opposizione, emette il suo comunicato-stampa, che, a seconda della convenienza a mantenere e sostenere il governo in carica o a cercare di farlo cadere, suona, appunto, costruttivo o distruttivo. In linea di massima si cerca comunque di esprimere un’opinione, una proposta, un’idea, un contraddittorio rispetto alla proposta dell’altro schieramento, un rinfacciare al governo in carica o a quello precedente ciò che ha fatto o ciò che non ha fatto, sempre a seconda del proprio opportunismo.
Dopo aver registrato tali comunicati stampa c’è poi un altro “passaggio obbligato”: le illuminanti farneticazioni di Calderoli. Intendiamoci, anche lui porta il suo piccolo  contributo al “mulino” di Napoli, mica siamo qui ad offenderci per ciò che fa uscire dalla sua deliziosa boccuccia, no, al contrario, lo ringraziamo di esistere e di essere capace di attirare su Napoli la solidarietà di una sostanziosa parte dell’Occidente, quella che non si lascia obnubilare il cervello dalla bassezza morale e culturale di questo pover’uomo.
Molto più utile e interessante dare invece uno sguardo a tre grandi quotidiani internazionali, pubblicati ciascuno in un grande Paese. Cominciamo dal maggior quotidiano tedesco, Die Zeit, che pubblica un articolo dal titolo: “Mafia: Prodi considera poco utile l’invio dell’esercito” e di seguito: “Nell’economia, nel mondo degli affari e della costante inosservanza delle leggi, la criminalità va di pari passo con la corruzione. Contro tutto questo l’esercito può ben poco. Il Governo concorda con il Presidente Napolitano sul fatto che dovrebbe essere elaborato un piano di più ampio respiro e maggior impiego di mezzi e risorse, per contrastare l’ondata della criminalità”. L’articolo prosegue poi spiegando che il premier intende operare su due fronti: la necessaria repressione e il coinvolgimento della società civile e delle istituzioni, sottolineando come l’alto tasso di disoccupazione di Napoli sia uno degli elementi più importanti da combattere.
Il New York Times titola invece: “Italia: Forze supplementari di polizia inviate a Napoli per combattere l’ondata di crimini. Il Ministro degli Interni Giuliano Amato afferma di stare inviando 1.000 poliziotti a Napoli, la terza città più grande d’Italia e patria della Camorra, “versione napoletana della Mafia”, per combattere l’ondata criminosa”. Si passa poi ad una dettagliata descrizione degli omicidi degli ultimi giorni e, di seguito, si riporta un virgolettato di Prodi: “Stavolta la lotta al crimine non sarà condotta per placare l’opinione pubblica per pochi giorni o mesi, sarà invece una battaglia costante per portare sicurezza ai cittadini”.
Il terzo quotidiano analizzato è il britannico Times, che riporta: “Il Primo Ministro Italiano valuta la missione militare a Napoli. Napoli nella morsa della Camorra. Il Premier sta prendendo in considerazione l’invio dell’esercito per ripristinare l’ordine a Napoli, dove un sanguinoso exploit criminale è costato sette morti dallo scorso venerdì. Romano Prodi è stato citato dall’agenzia-stampa Ansa, secondo cui egli stia valutando i benefici a lungo termine dell’impiego dell’esercito per reprimere l’ondata di violenza, che si ritiene derivi dalle rivalità interne della Camorra, la Mafia napoletana”. Si riporta poi la stessa affermazione del Premier già pubblicata dal NYT e, di seguito, la stessa notizia secondo cui Amato invierà 1.000 poliziotti per dare man forte alle 13.000 unità presenti costantemente a Napoli, che non riescono a frenare la violenza. Segue infine la doverosa cronaca sui morti ammazzati.

Una questione di tale gravità come il cancro che opprime da sempre Napoli è ben lungi dall’essere risolvibile solo attraverso la repressione, come è stato evidenziato anche dai giornali esteri, né può esistere una “ricetta ideale” per liberarsene.
Mi sembra tuttavia utile per ciascuno di noi riflettere sulle possibilità di cambiamento esistenti o realizzabili nel proprio piccolo, attraverso le proprie scelte, mediante qualche “no” coraggioso da pronunciare o uno sforzo in più per elevare la propria coscienza civica e ampliare il più possibile il proprio microcosmo.
Conoscere e prendere coscienza di come all’estero parlano dei nostri problemi, dei nostri drammi – in particolare in Paesi che “fanno” l’opinione mondiale – è un modo efficace per confrontarsi, per guardarsi “attraverso lo specchio” e con altri occhi (sicuramente meno compiacenti) e chiedersi se il nostro è degno di essere definito un Paese Civile.
Noi ischitani, nello specifico, dobbiamo poi porci una domanda molto sgradevole ma nel contempo necessaria: se queste sono le notizie che circolano a livello MONDIALE su Napoli (schiacciando quanto di buono c’è e si realizza da noi), come possiamo pretendere o anche solo sperare che a qualcuno Oltralpe venga voglia di trascorrere una vacanza da noi?

Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Aprile 2013 16:05