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IschiaNews - Turismo
Scritto da Tina Taliercio   
Lunedì 20 Giugno 2005 17:45

Ischia: Il turismo responsabile, una scelta consapevole

L’AITR svolge da anni un’attività di sensibilizzazione conforme, per contenuti e obiettivi, a quella del WTO
Che il turismo sia oggi uno dei protagonisti dell’economia mondiale, è un dato incontestabile: sono circa 130 milioni gli occupati nel turismo a livello mondiale, con un fatturato pari al 6% del PIL dell’intero pianeta, derivante da oltre 6 miliardi di spostamenti all’anno.

Nel caso di Ischia, la cui economia è pressoché totalmente basata sul turismo, le conseguenze positive e negative che da questo derivano sono imprescindibili: l’impatto ambientale, culturale, sociale ed economico hanno assunto negli ultimi decenni, a causa della crescita esponenziale dei viaggi, un’importanza enorme.
Per queste ragioni la Commissione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile ha approvato, già nell’aprile 1999, il concetto di un Codice che regolasse questa macroscopica materia, incaricando il WTO (World Tourism Organization – Organizzazione Mondiale del Turismo) di ricercare, tra l’altro, nuovi input nel settore privato, nelle ONG e nei sindacati. I risultati hanno generato i 10 princìpi del Codice Globale dell’Etica del Turismo (GCET), approvato all’unanimità dall’Assemblea Generale del WTO nell’ottobre 1999. Tutti gli attori del turismo, i governi centrali e le amministrazioni locali, le comunità locali, l’industria del turismo ed i suoi professionisti, ma anche i turisti stessi, sono coinvolti nell’attuazione di tali principi. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha riconosciuto ufficialmente tale Codice nel 2001, incoraggiando il WTO a promuovere una reale adesione e realizzazione dei 10 princìpi, i cui titoli sono di seguito riportati (e visionabili nei loro contenuti a questo indirizzo web: http://www.world-tourism.org/code_ethics/eng.html):
Articolo 1: Contributo del turismo alla comprensione e al rispetto reciproci tra i popoli e le società.
Articolo 2: Il turismo come veicolo per la realizzazione individuale e collettiva.
Articolo 3: Il turismo, un fattore di sviluppo sostenibile.
Articolo 4: Il turismo, utilizzatore a pieno titolo del patrimonio dell’umanità, in grado di contribuire al suo rafforzamento.
Articolo 5: Il turismo, un’attività vantaggiosa per i Paesi e le comunità
ospitanti.
Articolo 6: Gli obblighi degli attori del turismo nel suo sviluppo.
Articolo 7: Il diritto al turismo.
Articolo 8: La libertà dei movimenti turistici.
Articolo 9: I diritti dei lavoratori e degli imprenditori nell’industria turistica.
Articolo 10: L’attuazione dei princìpi del Codice Globale dell’Etica del Turismo.
Alla luce delle previsioni internazionali, nei prossimi 20 anni il volume dei viaggi nel mondo si triplicherà. In questa profonda evoluzione del vivere il Codice Globale dell’Etica del Turismo sarà perciò indispensabile sia per attenuare quanto più possibile gli impatti negativi del turismo sull’ambiente e sul patrimonio culturale che per ottimizzare i benefici per i residenti delle località di destinazione.
L’AITR (L'Associazione Italiana Turismo Responsabile) si occupa da anni – in virtù del documento "Turismo Responsabile: Carta d'Identità per Viaggi Sostenibili", proprio della diffusione di una nuova “coscienza” del viaggiare, basata soprattutto sulla consapevolezza delle proprie azioni (che, sebbene commerciali, possono avere spessori ben diversi) e sulla realtà sociale, culturale, economica e ambientale delle mete prescelte.
La Carta passa per tre fasi temporali – prima, durante e dopo – in cui vengono presi in esame tutti gli aspetti principali del viaggio, fornendo indicazioni concrete sulle modalità da applicare, sensibilizzando sia l'utente che gli operatori turistici. Il turista – e, come altra faccia della stessa medaglia, l’operatore turistico – responsabile, non essendo un’entità astratta, ma incarnandosi in ciascuno di noi, rispetta e fa rispettare il luogo di destinazione, la sua gente, la sua natura, mentre combatte, nel pieno rispetto della legalità, la distruzione e lo sfruttamento.
Possiamo oggi dire, in totale serenità, che questo accade ad Ischia?

Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Aprile 2013 17:42