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ForioNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Mercoledì 27 Maggio 2009 13:04

La strada contesa tra due comuni

Situazioni al confine
Il sindaco di Forio chiude il viottolo con un’ordinanza e i cittadini di Serrara Fontana l’aprono con la prepotenza. Via Parroco D’Ambundo al centro di una querelle per l’impraticabilità della strada di residenza. I cittadini di foriani lottano per la vivibilità quelli serraresi per andare in macchina su un sentiero vicinale. Intanto il comune pedemontano tiene chiuso con più sbarre l’ingresso superiore che da l’accesso ai suoi cittadini.

A Panza non si placa la polemica  per la strada contesa tra i cittadini di Forio, legittimi titolari al godimento del bene e quelli di Serrara Fontana fruitori per convenienza. Quest’ultimi residenti in un pezzo di territorio intercluso su un versante dai terreni ricadenti nella frazione di Panza e dall’altro dall’impraticabilità del terreno e dalla chiusura di ogni via d’accesso alla frazione del Ciglio si son resi protagonisti con i cittadini panzesi di una intricata questione che neppure le ordinanze del Sindaco Regine è riuscita a dipanare. Una strada al confine che da Panza con il tratto via Parroco D’Ambundo conduce, nella teoria, immettendosi in via Vecchia Pezza Piana alle rampa del Ciglio e dunque a Serrara Fontana. E che nella pratica non conduce da nessuna parte se non in una discarica a cielo aperto, venutasi a creare nelle vicine cave ( cava Lasia su tutte) da quando via Vecchia Pezza Piana è dominata dal degrado e dalle erbacce, oltre che dal totale abbandono dell’autorità locale responsabile. Un abbandono, voluto e ricercato, persino caldeggiato dai cittadini serraresi, che han lasciato su via Parroco D’Abundo tutti gli oneri e i grattacapi. Tre o quattro famiglie che trovano più comodo salire e scendere da Forio scarrozzando in auto e motorino per la stradina vicinale, piuttosto che pretendere che il comune di residenza gli consenta di entrare a casa come accadeva quando quelle case son venute su e Via Vecchia Pezza Piana era diventata persino carrabile. Una diatriba dalle proporzioni imponenti che ha coinvolto persino l’amministrazione Regine che dal 2008 ordina il divieto di transito sul pezzo di sua pertinenza e fa montare un paletto per impedire l’accesso se non in casi d’emergenza. Una vicenda assurda e non più tollerabile che ha addirittura determinato problemi statici alle abitazioni soprastanti e sottostanti il vialetto di pertinenza, costruito secondo antichi saperi e che hanno necessitato per questo, d’interventi di rinforzo. Una vicenda che ha prodotto investimenti tra i contendenti con tanto di feriti ed investitori portati in tribunali per danni fisici e lesioni. Insomma una vicenda all’ischitana fondata su questioni di principio e proprietà ora giunta all’apice dell’assurdo. Mentre il sindaco Cesare Mattera fa finta di nulla e soprattutto fa finta che i suoi cittadini non vivano in fondo ad un dirupo con strade impraticabili al limite della decenza, chiuse persino con ben tre sbarre per impedirne l’accesso, dalla’altro lato il sindaco di Forio non riesce a garantire la serenità ai suoi di cittadini. Foriani alla mercé dei cittadini di Serrara che disattendano alle sue ordinanze, persino estirpando e cavando via il paletto per il divieto d’accesso senza che nessuno, vigili urbani compresi, possa fare qualcosa. A questo stadio delle cose quello che chiedono i residenti di via Parroco D’Abundo è vivere sereni su quel “pizzo di terra” a Croce Colaiacono, lo chiede il signor Iacono, lo chiede la signora Capezza. Tutti chiedono di stare tranquilli senza temere investimento o minacce di bruti e prepotenti che senza avere diritti se li arrogano minacciando sfaceli e fregandosene delle norme. « Questo segnale è solo per chi lo vuole rispettare. Ci sono state consegnate le chiavi per i momenti di emergenza, ma ora quelle chiavi non servono più. Il paletto è scomparso più volte ed in barba all’emergenza, chi vuole, sale e scende anche davanti ai vigili che si girano di spalle e le centinai di denunce fatte non servono a niente», ci spiega il signor Andrea Iacono, Cacito, un uomo all’antica che non ha grosse pretese, solo di stare sereno a casa sua.
« Noi ci siamo offerti di ripulire la strada di Serrara Fontana e di contribuire ad aggiustarla, ma invece tutti vogliono passare di qua, sotto e sopra casa nostra, pur sapendo che ci distruggono l’abitazione e la vita, ci tolgo il sonno e la dignità sbeffeggiandoci perché chiediamo che i nostri diritti vengano tutelati. Invece ora si tutelano i diritti di uno, Pallone, che sale e scende con la macchina minaccia pure di investirci quando ci vede a stendere i panni o camminare e che per questo ha già una causa con il dottor Krone, che finì proprio sotto le ruote della signora Pallone », conclude il signor Iacano che ci spiega di come questo signor Pallone l’abbia denunciato perché intralciava il suolo pubblico con una impalcatura messa per sistemare la casa danneggiata dalle vibrazioni delle auto in continuo transito, un’impalcatura per la quale aveva pagato gli oneri di occupazione. Cose a limite dell’assurdo dunque! « Qui si fanno dei favoritismi che  non siamo più disposti a tollerare. Questa questione può finire a pesci fetenti…a pistolettate o con l’asta della zappa»,chiude Iacono sperando che si possa risolvere qualcosa. Anche il sindaco Mattera è stato sul posto speriamo che possa aiutare i suoi cittadini ad aiutare i cittadini di Forio a cui il sindaco regine tenta strenuamente di dare regole ed ordinanze che caso strano i suoi cittadini rispettano al contrario di ciò che fanno quelli dell’altro comune.