Forio: Il ruolo dell'artigianato per la valorizzazione degli antichi mestieri Stampa
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ForioNews - Cultura
Scritto da Peppe D'Ambra   
Sabato 24 Febbraio 2007 11:44

Forio: Il ruolo dell'artigianato per la valorizzazione degli antichi mestieri

La Cultura – in ogni senso intesa -  è la più importante risorsa italiana. In fondo il nostro Paese non è mai stato ricco di altro se non della sua Storia e di ciò che i secoli, per un processo di accumulo graduale ma non casuale nel tempo, ci hanno lasciato, sia in termini materiali che immateriali.
In effetti, privi di particolari risorse naturali, gli Italiani hanno da sempre dato fondo alle loro prerogative, fino a diventare proverbialmente ricchi di inventiva, creatività, capacità tecniche e artistiche.

In breve, provvisti di capitale umano più che di patrimoni e risorse fisiche. Persino il paesaggio italiano è il risultato, in fondo, di lente trasformazioni antropiche piuttosto che di caratteristiche naturali lasciate intatte fino ad oggi.
Ad Ischia vi è forse tra gli altri uno degli esempi più fulgidi e pregnanti, un maniscalco esperto, navigato e capace che fin dall’adolescenza ha imparato e fatto propri i segreti di un mestiere antico e senza tempo. A Forio vive opera e si diletta l’ultimo dei ferracavalli Giuan per gli amici, Iacono Giovanni all’anagrafe.
Non solo una antico mestiere, ma un Bene culturale in tutti i sensi che rappresenta il lascito di un lungo cammino ma che oggi vanno concepiti come il punto di partenza obbligato per una serie di attività sociali ed economiche che pongono il nostro Paese in una posizione di grande prospettiva e di indubbia eccellenza. La cultura ed i suoi beni come risorsa, quindi, e non come eredità scomoda di cui occuparci per puro senso di responsabilità e della quale faremmo volentieri a meno poiché è proprio vero che è “Nella Storia è scritto il nostro futuro”. Proprio per questo una società più accorta a tutte le sue sfaccettature dovrebbe avere un occhio particolare per questi soggetti.
L’artigianato contiene l’esemplificazione di una tecnica, di uno stile, di un periodo storico, di materiali e processi utilizzati e in molti casi ancora utilizzabili da artisti, professionisti, tecnici e da artigiani e senza dubbio il ferracavallo foriano ne è la materializzazione e la riprova. In effetti migliaia sono le imprese che  contribuiscono con la manutenzione, con il restauro, con l’installazione di apparati tecnologici, alla conservazione del Bene, alla sua valorizzazione, alla fruizione in modo ottimale. Il ferracavallo nel suo caso contribuisce a preservare un mondo uno stile di vita e una cultura che gradualmente sulla nostra isola va scomparendo. Un mondo bisognoso di interventi della massima delicatezza, di grande specializzazione e manualità, di altissima professionalità e, soprattutto di responsabilità, perché soggetti malaccorti o improvvisati possono arrecare danni irreparabili, agli animali.
Un modo di lavorare ed operare che evidenzia l’importanza della qualificazione, della formazione e, direi, anche del sostegno, poiché intervenire con tecniche e strumenti raffinati su manufatti rari implica una dedizione, una preparazione attenta che appunto il nostro maniscalco in anni ed anni di pratica ed ancor prima di gavetta ha saputo raccogliere ovviamente l’evoluzione dell’arte di bottega ed il suo sviluppo richiede anche condizioni di mercato stabili; in breve implica un contesto favorevole che possa assicurare, accanto alla specializzazione dell’operatore, anche una continuità di lavoro, in particolare in termini di accesso alle opportunità che si presentano. Ovviamente è stata la recente riscoperta dell’equitazione a dare nuovo vigore e sviluppo, principalmente mercato, a questo mestiere atavico e quasi parte di un’altra era e di un’altra cultura.
Molti riproducono o reinterpretano forme antiche, continuando l’opera di rappresentazione di simboli e di stili ma altrettanti innovano costantemente attraverso il design, la creatività, l’uso di nuove tecniche e nuovi materiali.
Un mondo da tutelare e valorizzazione. Un enorme patrimonio storico e sociale rappresentato dalla piccola a volte piccolissima impresa legata al territorio, costituita da quell’insieme di attività, botteghe, macchinari ma anche di borghi, distretti, di storie sociali e familiari che compongono la sedimentazione storica dei luoghi e li rendono davvero unici. Le trasformazioni ambientali che connotano lo spazio odierno, così come gli oggetti e i simboli della modernità si fondono con l’ambiente naturale producendo qualcosa di unico che dà origine alle nostre identità. Il senso di appartenenza comincia dal luogo e il Luogo emana una Cultura. Lo sanno bene anche i turisti che oggi non cercano solo il relax al mare o ai monti ma vanno a conoscere le particolarità del territorio, le comunità che lo abitano, le tipicità eno-gastronomiche e le espressioni culturali.

Ultimo aggiornamento Domenica 26 Agosto 2012 14:43