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ForioNews - Cronaca
Scritto da Peppe D'Ambra   
Sabato 02 Dicembre 2006 11:09

Commento Foriano, di Peppe D'Ambra

LUCI E OMBRE ISCHITANE
A dire il vero molte di più le ombre
Una vera e propria escalation di imbecillità ha caratterizzato l’ultimo fine settimana soprattutto per quanto riguarda l’ambiente pallonaro isolano.
Un ambiente, quello calcistico isolano, che dovrebbe essere un esempio per i moltissimi giovani che praticano questo sport e che invece, grazie agli adulti che lo gestiscono, diventa sempre più uguale alla parte peggiore della nostra società.

Dopo gli scandali degli anni scorsi, dove qualche “misero” allenatore di squadre di calcio di giovanissimi, faceva giocare piccoli atleti sotto falso nome, quest’anno stiamo assistendo al voler giustificare certi pessimi atteggiamenti di qualche prima donna, ad iniziare da qualche mio collega. Davvero misere e vergognose certe scene viste sul campo dell’Ischia Calcio, ma contenti loro, a noi non può interessare più di tanto.

CASAMICCIOLA CALCIO
Davvero considero un signor artista della ceramica l’amico (posso ?) Gaetano De Nigris e invito davvero tutti gli ischitani a visitare il suo atelier di creazioni della ceramica ad iniziare dagli splendidi pastori vestiti con antiche vesti. Detto questo una doverosa riposta alle sue precisazioni (fuori luogo secondo me) devo darle proprio per la stima che nutro nei suoi confronti.
Le cose da me scritte la settimana scorsa, pur non conoscendo il collega Pilato, che è anche collaboratore del Casamicciola calcio, sono state da lui dette nel suo pezzo settimanale quasi parola per parola anche se ripeto non ho mai avuto il piacere di scambiare una parola con il collega molto più esperto di me nel campo pallonaro. Che l’amico Gaetano abbia scelto di identificarsi in una realtà calcistica, che fino a qualche anno fa, indubbiamente, faceva tanto per i giovanissimi atleti casamicciolesi sono fatti suoi e non mi permetto di sindacare; altrettanto sono fatti suoi se ha scelto di divenire difensore d’ufficio di una società sportiva che di sportivo non insegna proprio nulla, sempre secondo il mio modesto parere. Lo sport da che mondo e mondo è gareggiare per la vittoria e porsi un fine da raggiungere con le vittorie; se a Casamicciola, per diventare una grande società sportiva, si è scelta la via non sportiva, ma quella dell’acquisto di titoli anno dopo anno sono problemi sempre dell’amico Gaetano e della società che lui vuole rappresentare e non mi meraviglierei più di tanto se anche l’anno prossimo si provvederà ad acquistare un altro titolo dopo l’ennesimo fallimento.
Se si è scelto, invece di una seria programmazione, la via più comoda dell’acquisizione di titoli sportivi per mezzo del vil denaro, non vedo proprio, almeno io, cosa ci possa essere di sportivo e cosa si può insegnare ai tanti giovani sportivi che praticano uno sport nel quale si dovrebbe primeggiare sul campo. Detto questo all’amico Gaetano sono io che ho da occuparmi di cose più serie e mi scuso se ho urtato la sua suscettibilità.

ISCHIA CALCIO
Sono diverse settimane che vengo fermato da alcuni miei lettori che mi chiedono perché non ho ancora parlato della squadra di calcio che presuntuosamente vuole rappresentare l’intera isola sui campi di calcio della terraferma. A dire il vero quest’anno, al di là di qualche amico come Liberato Aprea non vedo in quella società dirigenti capaci di mettersi in discussione e di valutare con serenità qualche critica spassionata, quindi di meritare la mia attenzione.
Dopo gli isterici interventi dei vertici societari a seguito di alcune preoccupazioni del collega Pilato, espresse con molta educazione dalle colonne di questo giornale; l’immagine che mi è subito venuto alla mente è stata quella delle due vecchie baldracche che nonostante chili e chili di cerone e non riuscendo a nascondere il declino naturale e l’età, appena qualcuno faceva notare loro gli scarsi risultati ottenuti, si toglievano le scarpe con i tacchi a spillo e cercavano di colpire il povero malcapitato invece di guardarsi allo specchio.
L’aggressione violenta, da parte di un dipendente della società, fatta ai danni della vecchia bandiera del calcio ischitano, il mitico portiere Del Prete “il rosso” magnificamente denunciata da Domenico Di Meglio, non ha provocato nessun intervento da parte dei vertici della società ischitana. Sono altrettanto sicuro che non troverà nessuna attenzione nemmeno l’aggressione e il divieto di svolgere il proprio lavoro ad un collega che aveva osato avvicinarsi nella zona proibita senza la tessera di riconoscimento pure essendo conosciuto da tutti gli addetti, proprio domenica scorsa al termine della partita e della ignobile sceneggiata. Altrettanto squallido è il comportamento sia del collega giornalista sportivo che ha subito la limitazione, sia di alcuni suoi colleghi presenti che non hanno stigmatizzato la vergognosa limitazione allo svolgimento del lavoro di un loro collega.
Squallido veramente squallido il comportamento tenuto poi dai giornalisti sportivi nei confronti dello sportivo ischitano resosi autore di una ignobile sceneggiata, che nemmeno nel torneo amatoriale si nota più.

FORIO LA SCOMPARSA DELLE LAMPADE A BASSO CONSUMO
Anche sul municipio foriano sono giunte le lampade a basso consumo da distribuire 4 per ogni nucleo familiare residente nel comune. Dopo poche settimane e senza nessun avviso pubblico, come un evento del genere meritava, sono scomparse le lampade dopo che ne hanno potuto usufruire solo qualche nucleo familiare dei dipendenti comunali. Il resto delle lampade che dovevano essere consegnate a tutti i cittadini non si riesce a sapere che fine hanno fatto. Una gentile signora mi diceva l’altra sera, che lei le aveva avuto solo perché suo marito era dipendente comunale e quelle lampade erano destinate solo alle famiglie dei dipendenti comunali. Io avevo, ho e avrò seri dubbi nel credere che una campagna di sensibilizzazione di questa portata, che ha visto impegnate anche le scuole isolane, sia stata fatta solo per i dipendenti comunali. Scusatemi se mi permetto ancora di dubitare della onestà anche in questa operazione. La Provincia di Napoli ha fatto un grande investimento economico (con i soldi di tutti i contribuenti, non solo dei dipendenti comunali) in questa campagna pubblicitaria per il risparmio energetico, continuo a non credere che l’abbia fatto solo per i dipendenti comunali. Chiedo umilmente di sapere chi si è preso le mie lampade a basso consumo, spero solo che siano servite a qualcuno che ne ha veramente bisogno e non se le poteva comprare. Per il resto spero che qualcuno voglia fare chiarezza in questa ennesima storiacci.

Ultimo aggiornamento Domenica 26 Agosto 2012 15:51